Lupin III serie 2 DVD 14 - Lupo-a.it

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Lupin III serie 2 DVD 14

Serie 2 > da 11 a 20
 

Serie II file 14

Di avversari stravaganti, nel corso della propria carriera, Lupin III ne ha incontrati parecchi.
Nell’episodio
"Napoleone il Grande", un bandito che si fa chiamare Napoleone gira agghindato come il celebre imperatore francese. Il pericoloso criminale è stato catturato dalla polizia, ma i suoi complici fanno irruzione nella sede dell’Interpol francese prendendo in ostaggio l’ispettore Zenigata, che verrà liberato solo in cambio del loro capo. Lupin, appresa la notizia, decide di intervenire per salvare il suo rivale. Insieme a Jigen e Goemon, il ladro si presenta alla polizia chiedendo di essere arrestato e messo nella stessa prigione in cui si trova il novello Napoleone. Fatta conoscenza con quell’ometto bizzarro, Lupin gli offre di evadere assieme. Usando un carro armato telecomandato, il ladro sfonda il portone della prigione e fugge con i compagni. Contattati gli uomini di Napoleone, offre loro di consegnargli il loro capo in cambio di Zenigata ma, travestitosi anche lui da imperatore francese, li inganna e li affida alla polizia. Ora il detective è di nuovo libero e, per quanto riconoscente, nuovamente pronto a dare la caccia a Lupin.
Nell’episodio
"Lupin cowboy", il famoso ladro ha l’occasione di agghindarsi come uno dei suoi eroi. Tutto comincia quando l’organizzazione di sicari capeggiata dal signor Smith versa in gravi difficoltà. A causa della concorrenza di società più moderne, infatti, i suoi servizi sono sempre meno richiesti dal mondo della malavita. Smith decide quindi di investire in pubblicità e offre un ricco compenso a chi gli suggerirà un’idea per uno spot efficace. Margot risponde all’appello e consiglia a Smith di catturare Lupin, in modo da mostrare al mondo le capacità della sua organizzazione. Per attirare in trappola il famoso ladro, Smith gli offre una parte in un film western, dove deve interpretare l’eroe che salva la bella Margot. Entusiasta, Lupin accetta, ma durante le riprese uomini di Smith gli tendono parecchie trappole, trasformando la finzione in realtà. Riuscirà il ladro-cowboy a scamparla?.
In
"Lupin contro Joe di Quadri", l’azione si sposta a Marsiglia. Joe Spade, detto anche Joe di Quadri, un tempo abile pistolero ma ora vecchio e braccato dai colleghi, chiede aiuto a un suo allievo, Jigen, per accompagnarlo e proteggerlo fino a Parigi. Jigen accetta amicizia, ma Lupin ha il sentore di qualcosa di strano. In effetti, Joe intende eliminare il ladro più famoso del mondo, che considera un pericoloso concorrente, e per farlo mette una bomba nella sua auto. Lupin riesce a salvare se stesso e l’amico, ma intende prendersi la rivincita.
In
"L’ordine segreto", il direttore dell’Interpol è furente perché Zenigata non è ancora riuscito a catturare Lupin. Minaccia di licenziarlo assieme alla direttrice Jasmine, ma quest’ultima ha un piano. Intanto Lupin sta progettando il suo prossimo furto: preziosi gioielli custoditi in una villa a New York. Il colpo riesce, ma una volta fuggito con la refurtiva un misterioso individuo, minacciando di uccidere Margot, si fa consegnare il bottino. Lupin è però riuscito a inserirvi un segnalatore, così rintraccia chi lo ha derubato. Si tratta di Stephen, che ha preso i gioielli per portare a Venezia la fidanzata Marin, gravemente malata. Commosso, Lupin decide di aiutarli, senza sospettare che in realtà i due sono Zenigata e Jasmine mascherati.
Si arriva infine all’episodio
"La maschera misteriosa" in cui un ladro con un bizzarro costume ruba un prezioso zaffiro da una villa parigina. La polizia sospetta di Lupin, per questo mobilità Zenigata e gli affianca il celebre scrittore di romanzi gialli Conan Drill. I due sorvegliano il castello del conte Johannes, sospettando che in quel luogo verrà compiuto un altro furto. Lupin, che in realtà non c’entra nulla, decide di indagare per conto suo, e si presenta a una festa in maschera che si tiene nel maniero. Ben presto scopre che gli zaffiri servono per aprire un passaggio segreto che conduce al tesoro degli Incas….

Il doppiatore

Nel corso degli anni la voce italiana di Goemon è cambiata più volte. Attualmente il doppiatore ufficiale del celebre samurai è Antonio Palumbo, che lo ha interpretato in parecchi lungometraggi, tra cui Il mistero del dragone, Il virus Beta, Le profezie di Nostradamus, Nome in codice Tarantola, Viaggio nel pericolo e l’edizione del 2007 del celeberrimo Il castello di Cagliostro. Nato a Pompei nel 1964, Antonio Palumbo ha studiato recitazione alla scuola La Scaletta di Roma. Attore di teatro dal 1989 recita anche in alcuni film, ma la sua attività principale resta il doppiaggio cinematografico e televisivo. Oltre agli anime di Lupin III ha partecipato al doppiaggio di altri cartoni animati giapponesi, tra cui Full Metal Panic, Last Exile e Eat man.

 

Colpi di genio

I migliori furti di Lupin III

Un buon furto richiede talvolta che si ricorra a una geniale invenzione, e Lupin III non si tira indietro se si tratta di utilizzare, o inventare, qualche nuovo prodigio della scienza e della tecnica. Nell’episodio
"L’ordine segreto" il simpatico ladro intende impadronirsi di alcuni gioielli custoditi in una villa a New York. Assieme ai suoi soci si introduce nella casa tramite un buco creato nel pavimento, mette fuori uso un sofisticato sistema d’allarme a raggi infrarossi e si trova finalmente davanti al suo obiettivo. I preziosi sono però protetti da una inviolabile cassaforte. Per aprirla, Lupin decide di usare uno spray di sua invenzione, in grado di abbassare la temperatura degli oggetti, cristallizzandone la struttura atomica e rendendoli estremamente fragili. Dopo averlo spruzzato sulla cassaforte, è sufficiente un lieve colpo di martello per mandare il forziere in mille pezzi. Il potente liquido funziona perfettamente e il bottino è nelle mani dei ladri. Subentra però un imprevisto: uno sconosciuto afferra Margot e minaccia di farle del male se non gli consegnano il malloppo con i gioielli. Lupin cede alla minaccia e il lestofante fugge col frutto delle fatiche. Solo in seguito Lupin scoprirà che i gioielli dovrebbero essere utilizzati per una sorta di romantica luna di miele a Venezia, una tra le più note e frequentate mete turistiche dello Stivale. Ma questa è un’altra storia, a sua volta ricca di colpi di scena; quello che importa è che un colpo ottimamente concepito e realizzato non ha portato benefici al suo geniale ideatore.

Venezia

La città di Venezia sorge sulla laguna veneta nell’omonimo golfo, ed è costruita su 18 isole collegate tra loro da oltre 400 ponti. Dista 38 km da Treviso e circa 30 da Padova. Il centro della città è costituito da piazza San Marco, dominata dall’omonima basilica costruita nell’Undicesimo secolo. La città storica è sempre stata isolata dalla terraferma, finché nel 1841 cominciarono i lavori per la costruzione del ponte ferroviario per raggiungere la stazione di Santa Lucia. I treni cominciarono ad arrivare a Venezia a partire dal gennaio 1846. Per poterla raggiungere in auto si dovette aspettare il 1933, quando venne inaugurato il Ponte della Libertà, lungo 4 km, che collega Mestre a Piazzale Roma. Il territorio comunale include, oltre alla stessa città di Venezia e alle isole lagunari, un’ampia porzione di terraferma che comprende Mestre e Porto Marghera, con il suo vasto polo industriale. È la città con il più alto flusso turistico in Italia.

 

Parola di Lupin

"Ecco fatto, prendiamo i gioielli, presto."

"Margot, quando ti emozioni non riesci più a ragionare."

"Non voglio immischiarmi in queste storie complicate."

"Io ho perso, ma tu non mi hai ancora catturato, Zenigata."

Il mondo di Lupin


I fan di Lupin III ben conoscono le formidabili caratteristiche della spada di Goemon. La Zantetsuken è in grado di tagliare qualsiasi cosa, con la sola esclusione del konnyaku (gelatina di un particolare tubero). Qualcuno si è però preso la briga di verificare se una cosa del genere sia possibile. È stato Rikao Yanagita, professore presso l’istituto IGS di Tokyo, nel libro Anime University sotto intitolato "L’improbabile scienza dei cartoni animati giapponesi". L’esimio docente ha per esempio riflettuto sul fatto che la spada in questione è in grado di tagliare in due i proiettili. Valutato che il piombo, di cui sono fatti i proiettili, è un metallo relativamente morbido, la cosa risulta fattibile. Tuttavia, non ci si spiega come le due parti del proiettile formatesi dopo il taglio non continuino la loro corsa (magari andando a colpire qualche ignaro passante), ma caschino a terra senza conseguenze, cosa impossibile nella realtà. Inoltre il docente ha calcolato quanto dovrebbe essere lunga la spada per poter tagliare in due un’automobile, cosa che accade negli anime, arrivando al sorprendente risultato di sei chilometri e mezzo! Insomma, dati alla mano, risulta improbabile che possa esistere una spada dalla lama tanto dura (più del diamante) e un possessore tanto forte e abile da poterla utilizzare con tale disinvoltura. Tuttavia, se il professore si fosse rivolto a qualsiasi ragazzino amante degli anime di Lupin, questi gli avrebbero spiegato che si tratta di opera di finzione e che quindi, con qualche piccola concessione alla fantasia, tutto è possibile.

 

La statua di Lupin

In un episodio della seconda serie animata, il vanitoso Lupin III si fa costruire una statua a dimensione reale, che lo raffigura mentre fa roteare un globo terrestre sull’indice della mano destra. Una posa davvero… suggestiva!

Lupin al cinema

Nel corso di una delle sue tante avventure, Lupin III e soci si recano al cinema a vedere il film Superman, diretto da Richard Donner nel 1978. fra i suoi interpreti vi sono Marlon Brando, Gene Hackman e l’indimenticato Richard Reeve, che per molti anni è stato il volto cinematografico del celebre supereroe.

 
 

Lupin per cena?

Nel corso di un’avventura non troppo piacevole, Lupin III rischia di essere… mangiato! Un noto buongustaio, infatti, stanco dei soliti piatti, decide di assaggiare Lupin III fatto arrosto. Un’idea davvero stravagante, con cui però il simpatico ladro non si trova per niente d’accordo.

Il personaggio

Napoleone il Grande è un bandito che ha scelto tale nome per onorare la memoria del più celebre imperatore di Francia. A differenza però del vero Napoleone, che dormiva solo per tre ore per notte, il bandito ha sempre sonno e non è in grado di restare sveglio per più di tre ore consecutive. Ritenendo che il mondo moderno sia troppo rumoroso, ha deciso di conquistarlo e di diventarne il padrone assoluto. In seguito, il suo desiderio di tranquillità lo porta ad accettare senza troppi rimpianti la prigione dove è stato rinchiuso, non sentendo la necessità di evadere. Così come il suo idolo venne sconfitto a Waterloo nel 1815, lui viene battuto da Lupin III e dalla sua gang di amici.

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